sabato 15 dicembre 2012

Back to India floating in its water

Ed eccomi di nuovo a scrivere di India, o meglio di quello che l'India appare ai miei occhi!
Pur essendo tornata in "patria" da due mesi, la prospettiva di confrontarmi con la pagina bianca e di trasferire su di essa le mie emozioni e percezioni mi ha terrorizzato a tal punto da rimandare di volta in volta l'appuntamento con la scrittura!
Il tempo adesso è maturo: Welcome back to my blog that bears a new name, "India on the go!"
Vita a New Delhi, Lajpat Nagar: nuova città, nuovo lavoro, nuovi amici, nuovo modo di osservare un paese che si trasforma alla velocità della luce.
E una Manuela che osserva la sua amata India con occhi diversi, disincantati e critici ma ancor pieni di fascino. Il Paese non potrà mai suscitarmi una reazione di indifferenza, anche se alla lunga ci si trasforma insieme ad esso, dando per scontate tante cose che durante il primo viaggio avevano provocato reazioni di sgomento e forti scosse interiori. L'India fluisce come un corso d'acqua sinuoso, alternando periodi di secca e di piena e infischiandosi di coloro che vi si avvicinano per bagnarsi alle sue acque con la presunzione di poter nuotare in esso come soliti fare in un qualsiasi altro fiume o lago.
Nuotare nelle acque indiane presuppone un rodaggio piuttosto lungo ed estenuante, occorre mantenersi sempre in prossimità della riva pur tentando di tanto in tanto di virare verso il largo. 

Capita di sentirsi sprofondare, di non riuscire a galleggiare.. ma con la propria forza interiore si può ritornare a muoversi sinuosi in questo affascinante bacino dai colori vivaci anche se dalle acque non proprio cristalline :)


L'India mi sta mettendo a dura prova, è come trovarsi faccia a faccia con se stessa e notare allo specchio un'immagine di se stessi che si vuole ignorare perché scomoda ma che bisogna imparare a tollerare, accettare ed amare.

Inizio del mio viaggio!




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