martedì 24 gennaio 2012

Lavorare con lentezza @ Bangalore

India, Bangalore: Gennaio 2012. Sono di nuovo alla Indo-Italian Chamber of Commerce a lavorare - ehm... a farmi sfruttare - come insegnante di italiano e traduttrice. E' già da un mese che sono qui, e l'insofferenza inizia a farsi sentire. Lavorare a ritmi indiani è davvero stancante: giornate vuote, seduta in ufficio dinanzi al pc, in attesa di traduzioni a cui mettere mano (se non arrivano, via libera a Fb, skype e quant'altro), per poi stressarsi durante il week-end quando insegno italiano per 6 ore al giorno! sono in India, nel luogo in cui ho sempre desiderato stare, eppure.... non è che sprizzi felicità da tutti i pori!! La mia ricerca di lavoro continua, credo che non sia il posto in cui stare a fare la differenza quanto la mia attitudine ad accettare una serie di atteggiamenti che, immancabilmente, si ripetono sul posto di lavoro. Gli indiani sono abbastanza particolari: c'è un sistema di gerarchie altamente stratificato che occorre rispettare, a costo di perdere giornate di produttività e stabilità mentale :( Per fortuna che la pazienza non mi manca, anche se il mal di testa da nervosismo è diventato una costante delle mie giornate. Lavorare in Camera di commercio Indo-Italiana ed essere l'unica italiana e l'unica a parlare italiano è piuttosto deprimente, oltre che strano.... nessuno sa nulla dell'Italia, della nostra cucina, cultura, economia e situazione politica... come possono pretendere di operare da ponte tra Italia e India allora??? continuo a non capire... e poi nessuno lavora in questo maledetto ufficio (a parte la sottoscritta): si beve il tè, si legge un pò il giornale, si guarda fuori dalla finestra, si siede inerti davanti al computer.... I am speechless!!!  Riuscirà la nostra eroina a sopravvivere all'avventura indiana?? e a trovare un lavoro decente?? Alla prossima puntata!

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