sabato 27 novembre 2010

scrivere per essere vivi


é da un pezzo che non scrivo, da quando ho lasciato l'india, precisamente 8 mesi fa... ho ancora un nodo alla gola, mi sento nuda senza la 'Mia India'! ma quanto quel paese mi appartiene in fondo?? Sono stata, e sarò sempre, una straniera in india, una donna bianca, doppia qualifica (squalifica??) per essere considerata diversamente dal resto della janta...eppure quelle emozioni che ho sentito sul suolo indiano non si sono più risvegliate in me...il desiderio di svegliarsi per mettersi ogni giorno in gioco,in discussione, e scoprire quanto vale la pena vivere, non si fa più avvertire :( eppure oggi sento il bisogno di scrivere, di aprirmi a chiunque voglia ascoltarmi. dentro di me c'è come un vuoto, una pagina scomodamente bianca, devo capire se vale la pena riempirla; lo spazio vuoto mi imbarazza, mi mette a disagio...il silenzio comunica troppe cose, verità scomode con cui non sono pronta a fare i conti. Per quanto tempo potrò ancora ingannare me stessa? dovrei smetterla di temporeggiare, assolvere me stessa, smetterla di giudicarmi. non sono su un palcoscenico a recitare un ruolo, la vita non può ridursi a questa finzione!! continuo ad agitarmi, a girare su me stessa come se avessi una benda sugli occhi e credessi in realt di essere cieca dalla nascita: la vogliamo togliere o no questa benda?? quando? la paura di essere folgorata dalla bellezza della vita, dalla luce che si irradia intorno a me, mi blocca. Shit!! codarda che non sei altro! agisci!!!! questa volta voglio provarci, smettere di scappare lontano da me, accettare le mie forze e debolezze, provare a respirare..si, respirare. chi l'ha fatto mai?? la cosa che ci tiene in vita, il respiro, la cosa per me più difficile da fare...inalare l'aria, per poi rilasciarla dolcemente, in uno scambio con la natura..sintonia primordiale da non dimenticare. Ho scoperto quanto la scrittura sia importante per me, le dita si muovono da sole sulla tastiera, il vortice dei miei pensieri si tramuta in parole che si fissano sulla pagina senza che la mia mente faccia in tempo a bloccarle. la libertà della scrittura, il riscoprire se stessi fuori da sè...che magia!